Bagni di vapore.

Una pratica igienica per conservare la salute.

L’esperienza di 150.000 bagni di vapore, effettuati in questi 30 anni presso il Palatini Terme, ha confermato l’utilità clinica di questa forma terapeutica, antica nelle sue origini, ma nuova nella forma.

Metodo

Era ben noto come nelle terme romane il calidarium, il tepidarium e il frigidarium risultassero preziosi nella prevenzione delle epidemie e per ottimizzare le prestazioni fisiche e mentali.
Nell’evoluzione della storia giungono ai giorni nostri la sauna e il bagno turco, l’una con calore elevato secco, l’altro con calore più moderato e umido. E’ però il maestro della salute, il cileno Manuel Lezaeta Acharan, che intuisce una metodica semplicissima e nello stesso geniale: un bagno domestico in corrente di vapore (che avvolge tutto il corpo esclusa la testa), con regolare alternanza di abluzioni fredde o getti d’acqua corrente fredda. Questo metodo di cura si è rivelato uno straordinario strumento terapeutico dagli effetti sorprendenti su tutto l’organismo ed è considerata da noi “la regina delle terapie”.

Benefici

Il Bagno di vapore è una pratica di prevenzione e igiene utile come rigenerante e attivante il ricambio organico. Inoltre, agisce da vera e propria terapia indicata particolarmente nelle: patologie cutanee, respiratorie, circolatorie e nelle reumoartropatie.
Di fatto la pratica clinica ci ha dimostrato la sua utilità nella quasi totalità delle patologie conosciute, dato che ogni malattia porta con sè - come diceva Tilden - uno squilibrio nella composizione del sangue, e il bagno di vapore viene chiamato appunto "lavaggio del sangue".

I bagni di vapore
Il bagno di vapore ottiene effetti benefici sulla profilassi anti infettiva, sul potenziamento dell’immunità aspecifica, sulla ripulitura sul letto vascolare e linfatico e sul controllo metabolico. Si tratta di una cura di massimo interesse preventivo e curativo. Nello specifico:

  • Sulla cute

    Il Bagno di Vapore deterge la cute in modo molto più profondo di una comune doccia o bagno domestico. Il corpo è avvolto da una nuvola di vapore ascendente, che dilava anche aree difficilmente accessibili (perineo, unghie, pieghe cutanee, ascelle). La corrente caldo – umida fa si che lo strato corneo dell’epidermide si idrati e trattenga più acqua. Ciò distende le pieghe e rende meno evidenti le rughe, favorendo il lavaggio delle anfrattuosità.
    I pori cutenei si dilatano forzatamente, le ghiandole sudorifere e sebacee secernono i loro secreti e la cute imbibita d’acqua viene dilavata anche dall’interno, producendo una detersione molto profonda, non solo dell’epidermide, ma anche del derma e del tessuto connettivo. Inoltre la temperatura vicina ai 55° C in corrente di vapore esercita un certo potere microbicida, sia per batteri che per funghi.

  • Sull’apparato cardio-circolatorio

    Se lo stimolo caldo – umido è sufficientemente prolungato la temperatura cutanea si innalza e può raggiungere anche i 37°C. Si verifica una vasodilatazione (iperemia) passiva cutanea nella fase calda, seguita da una vasocostrizione e una conseguente iperemia attiva nella fase fredda. L’alternanza di vasocostrizione e vasodilatazione della muscolatura liscia crea una ginnastica vascolare, un vero e proprio footing sia delle venule che delle arteriole e degli sfinteri precapillari, i veri regolatori della protezione termica, esercitando quindi il corpo a reagire più prontamente alle variazioni di temperatura esterna.
    Durante un bagno di vapore si ha un rinforzo della pompa cardiaca (azione inotropa positiva), un aumento della velocità di circolo e una vasocostrizione ortosimpatica dei distretti intestinale, muscolare e renale. Si può quindi pensare che la somma di questi effetti porti a un decongestionamento e dilavamento dei vasi di molti distretti circolatori (il famoso ”lavaggio del sangue” descritto in termini semplici da Lezaeta), poiché il sangue effettivamente ricircola a maggiore velocità a pori cutanei aperti, favorendo quindi una profonda ripulitura e riattivazione del letto vascolare e del bacino connettivale ad esso collegato, con accelerazione dei processi vitali e del metabolismo.

  • Sulla digestione, respirazione, linfa, muscoli

    Il bagno di vapore favorisce una riattivazione del circolo profondo e del drenaggio epatico, riducendo la congestione degli organi viscerali. Tutto ciò può migliorare la peristalsi intestinale e la funzione digestiva.
    Durante il bagno di vapore è utile respirare sempre con il naso che inala direttamente il vapore acqueo, umidificando le vie respiratorie. Si effettua così anche una terapia inalatoria di vapore, con azione mucolitica ed espettorante.
    A differenza delle terapie solo calde, nel bagno di vapore l’azione alternata del caldo e del freddo induce una contrazione meccanica riflessa dei vasi linfatici, aumentando notevolmente la circolazione linfatica: questo effetto rimuove i detriti depositati nei tessuti, nelle stazioni linfatiche e nella linfa circolante.
    L’azione del caldo umido è miorilassante. Il freddo d’altro canto induce una rapida contrazione e attivazione del sistema neuromuscolare. La somma dei due effetti alternati favorisce un massaggio ritmico del muscolo, con eliminazione dell’acido lattico e dei cataboliti acidi.
    In sintesi il bagno di vapore effettua un drenaggio dei tessuti connettivi, cioè della matrice che collega tutti gli organi del corpo.

  • Sul sistema nervoso e ormonale

    La pratica clinica dimostra un’azione modulante e riequilibrante del sistema neurosensoriale. Lo stimolo generalizzato del sistema nervoso periferico aiuta a calmare l’attività elettrica e induce riposo nell’insonnia e rilassamento nell’ipereccitabilità nervosa. Nello stesso tempo l’alternanza termica evita eccessivi cali pressori e riduce gli eccessivi stati di veglia, favorendo invece una sensazione di piacevole benessere psichico e di tranquillità. Non a caso viene fortemente attivata la cascata neuro – ormonale e di numerosi mediatori cerebrali, come ad esempio le endorfine, legate alla tolleranza del dolore.
    Tutte le ghiandole vengono stimolate e in particolare l’adenoipofisi, la neuroipofisi, la tiroide, il surrene. È documentato che la fase fredda stimola vari ormoni, quali TSH, T3 e T4, ACTH, l’adrenalina e il cortisolo.