Fangoterapia parziale fredda.

La Potenzialità della Terra 

Come la terra rappresenta il più completo substrato per ogni forma di vita, così essa può anche essere considerata il primo dei rimedi, almeno come esperienza storica.

Per utilizzare la terra come rimedio noi facciamo uso di pura argilla, vale a dire quell’agglomerato di sali minerali presenti in substrati profondi e che non sono ancora venuti in contatto con l’elemento organico e quindi ne sono ovviamente molto avidi.

Da questa caratteristica la straordinaria capacità adsorbente, che è universalmente riconosciuta all’argilla e che viene progressivamente meno a mano a mano che questa si trasforma in humus.

Questa capacità adsorbente viene esaltata se le particelle di argilla vengono frantumate e finemente polverizzate. In questa forma agiscono in modo straordinariamente attivo, senza mai alterare il substrato organico con il quale vengono in contatto. Ad esempio, basta mettere un po’ di argilla in un bicchiere di vino torbido, per ottenere un vino limpido.

La stessa azione si ottiene applicando impacchi di argilla nei vari distretti corporei, quando si voglia ottenere un’azione rapidamente decongestionante, sfiammante e drenante.

Questa azione di base dell’argilla, in quanto substrato inorganico attivo, viene potenziata e modificata con le variazioni di temperatura e con le aggiunte di vari elementi fitoterapici. L’azione dei fanghi caldi è conosciuta da tutti come universale cura termale, particolarmente adatta ad ogni forma reumatica cronica e al fegato insufficiente.

Al Palatini si utilizzano impacchi di argilla anche a temperatura ambiente, esaltando così il suo potere decongestionante. Come ogni terapia fredda dovrà sempre essere applicata sul distretto corporeo infiammato, caldo o artificialmente riscaldato con impacchi caldi o spazzolatura. La semplicità di esecuzione, la facile reperibilità, il costo irrisorio rendono questa terapia lo strumento universale, indispensabile ed insostituibile in ogni azione terapeutica di tipo naturale.