Fangoterapia termale.

In assoluto la cura più antica e la più usata dall’umanità.

A temperature diverse, con modalità sempre più impregnate di intelligenza e di tecnica, con caratteristiche organolettiche che differenziano le varie aree geografiche, la Fangoterapia (detta anche crenoterapia o terapia con peloidi) accompagna da sempre e ovunque il cammino di civiltà dell’uomo.

La Fangoterapia termale calda è indicata in tutte le forme artroreumatiche croniche ed è il primo e più importante attivatore del drenaggio dell’organismo, vale a dire della sua capacità di liberarsi di ogni forma di residui tossici

La Fangoterapia e Fangobalneoterapia

Indicazioni:

  • Artrosi primitiva e secondaria, localizzata o generalizzata
  • Spondilite anchilosante e altre spondiloartriti sieronegative (artite psorasica)
  • Artriti microcristalline (gotta, condrocalcinosi, ecc.)
  • Reumatismi extrarticolari generalizzati: fibromialgia
  • Reumatismi extrarticolari localizzati: periartrite della spalla e dell'anca, tendinite, borsiti, entesiti, sindrome di Raynaud
  • Sindromi canalicolari (tunnel carpale, tarsale)
  • Sequele post-traumatiche

La Fangoterapia si svolge in più tempi: la fangatura vera e propria della durata di 15 minuti, che consiste nell’applicazione di fango maturo su uno o più distretti articolari a seconda della patologia; segue la doccia di annettamento e, se indicato, l’idromassaggio; si conclude con riposo a letto per almeno 15 minuti.

Meccanismo d’azione:

Il Fango Maturo è un composto caldo-umido che presenta delle caratteristiche di omogeneità e plasticità capaci di aderire in modo uniforme alla cute, di mantenere a lungo la temperatura negli strati più interni e di rilasciare gradualmente calore e sostanze terapeutiche provenienti dall’acqua termale e dai microrganismi.

Esso si ottiene dall’interazione tra argilla e acqua termale in vasche apposite per un tempo di circa 5-6 mesi, in modo tale che i metalli contenuti nell’acqua termale si disciolgono nella componente argillosa. Il concomitante sviluppo di alghe e microrganismi realizza processi biologici estremamente importanti ai fini terapeutici.

Il calore ha un ruolo importante: la temperatura del fango applicato si aggira sui 40-42°C con conseguente aumento della temperatura corporea (che può salire fino a 37.5°C) e di quella intrarticolare (aumenta di circa 1,5°C).

I suoi effetti sono molteplici: aumenta l’estensibilità del tessuto collageno, riduce la rigidità articolare e lo spasmo muscolare, aumenta il flusso sanguigno, riduce l’infiltrato infiammatorio, gli edemi, gli essudati di vecchia data e ha un effetto analgesico.

Dopo il riscaldamento i tessuti fibrotici, quali strutture tendine e capsulo-legamentose e cicatrici, cedono maggiormente allo stiramento contrastando i processi di anchilosi e di retrazione fibrotica con conseguente riduzione della rigidità articolare. Aumenta la vasodilatazione locale con conseguente incremento dell’apporto di sostanze nutritive e nel contempo si verifica l’allontanamento di sostanze tossiche e cataboliche.

Attraverso la cute, a livello dei follicoli piliferi e delle ghiandole sudoripare, gli ioni dell’acqua termale vengono assorbiti. Si verifica pertanto uno scambio di elettroliti tra cute e fango: avviene l'assorbimento dei minerali curativi provenienti dall’acqua termale e, tramite la sudorazione, l'eliminazione delle sostanze tossiche.

Al termine del ciclo si ha una perdita consistente di acqua e di sodio. È quindi frequente riscontrare la riduzione dei valori pressori ed è importante integrare l'acqua bevendo.

A livello sistemico è stata riscontrata anche una risposta di tipo endocrinologico: in particolare per opera dell’ipofisi si verifica un aumento delle beta-endofine responsabili dell’aumento della soglia del dolore, della riduzione delle contratture muscolari e del miglioramento del trofismo tessutale. Viene aumentata la produzione dell’ACTH, l’ormone responsabile della formazione del cortisolo (molecola ad azione anti-infiammatoria) e infine si verifica la regolazione del sistema immunitario.

Per questo anche molte patologie reumatologiche auto-immuni di entità lieve-moderata (quali spondilite anchilosante, artrite reumatoide quiescente, artriti sieronegative) traggono beneficio da queste cure.

Quindi la cura termale non solo migliora gli stati infiammatori cronicizzati, ma anche previene eventuali riacutizzazioni grazie all’effetto a lungo termine delle cure.

La Fangoterapia termale potrebbe essere controindicata in alcune flogosi acute, per la presenza di lesioni particolarmente gravi o irreversibili e nelle condizioni generali troppo scadute. Per questo la visita medica prima della cura è indispensabile.